Mettendo insieme professionisti affermati ed emergenti che lavorano sul tema del PAESAGGIO RURALE, Carmine Nardone ha inserito anche me nel gruppo di lavoro e io ho riflettuto e creato un mio punto di vista sul tema “LUCE E RIGENERAZIONE DEL PAESAGGIO RURALE”.

Una luce materica ma anche emozionale. In questo libro ho esteso il linguaggio della luce strutturandolo intorno a diversi temi: un’introduzione a “Il paesaggio rurale notturno” e poi a seguire “La luce naturale”, “l’influenza del clima e della posizione geografica”, “La Luce del Mediterraneo”, “La luce artificiale”, “l’inquinamento luminoso”, “Il ruolo del tempo”, “Il ciclo delle stagioni”, “le variazioni climatiche”, “l’inserimento della luce artificiale nel contesto del paesaggio rurale”, “l’illuminazione dei percorsi”, del verde e delle strade”, “Il paesaggio nella visione artistica” e per finire un “caso studio” la luce per via Aquafredda, la vecchia strada che collegava Benevento a Pietrelcina.

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Ho affrontato una ricerca sul tema e questi risultano essere contributi inediti su un argomento molto poco o quasi mai trattato, quello dell’illuminazione del paesaggio rurale una tipicità tutta italiana che contribuisce fortemente oggi ad una economia turistica grazie al suo ecosistema composto da vigneti, cantine, fattorie, pascoli, Bed & Breakfast, vecchi casali di campagna.

Il paesaggio rurale è il punto in cui il cielo e la terra si incontrano, cosa che non avviene in città, in cui il cielo non tocca la terra e l’orizzonte non si vede. Parlare di luce nel paesaggio rurale significa stabilire una relazione tra Uomo e ambiente attraverso scene composte da luce, ombra e le loro infinite modulazioni. Mettere al centro del progetto l’Uomo significa riuscire a far vivere un’esperienza ricca di emozioni, sensazioni, stati d’animo attraverso l’uso della luce usato come linguaggio, come strumento di comunicazione, con un suo proprio alfabeto. L’obiettivo di questo pensiero sul paesaggio rurale è renderlo attrattivo attraverso una rimodulazione dell’illuminazione di queste aree relazionandosi con la notte, la luce della luna e delle stelle…

 

… chi ha detto che il mondo si divide tra luce e tenebre non conosce il piacere del tramonto e dell’alba, zone di passaggio, luci intermedie, bellissime perché incerte. Il luogo ideale dove godere di queste emozioni è senza alcun dubbio il paesaggio rurale…la bellezza dekl paesaggio rurale Carmine Nardone Filippo Cannata.JPEG

Sin dagli inizi l’uomo ha da sempre potuto contemplare il paesaggio rurale notturno accanto al fuoco del proprio camino, il fuoco delle candele, rassicurante e rischiarante. Dal fuoco alle candele all’elettricità, l’evoluzione dell’uomo e delle sue esigenze e quella tecnologica sono cresciute a dismisura… l’alternarsi del giorno e della notte non è un semplice ritmo… è possibile parlare di luce se non ci fosse la coscienza umana? Quindi una sensazione che noi non percepiamo. Noi possiamo percepire due elementi della luce, luce e buio, luce e ombra, per esempio. Se li percepisco individualmente rimango al livello della coscienza percettiva! Se invece riesco, dopo aver percepito la luce, a metterla in “relazione” con l’ombra ecco che supero la coscienza percettiva ed entro in quella emotiva…paesaggio rurale libro filippo cannata tramonto