stazione duomo metropolitane di napoli filippo cannataPer il progetto della luce della Stazione Duomo a Napoli ci siamo ispirati al Territorio, ai colori del cielo e del mare, all’intensità e alle caratteristiche della luce del Mediterraneo, con le sue infinite declinazioni cromatiche e di intensità.Metropolitana di Napoli_Stazione Duomo_01_Filippo_Cannata_Massimiliano Fuksas

Questo è stato il punto di partenza del progetto unito agli stimoli e alle aspettative dell’architetto Massimiliano Fuksas e Doriana Mandrelli. Una passeggiata lungo le ore della giornata: i colori cambiano, si va dal celeste chiaro del cielo all’arancio del tramonto e oltre. È quasi la passeggiata di un astronauta che vede la terra dalla luna e osserva le fasi del giorno che si susseguono». I colori del Mediterraneo, del suo cielo del suo mare.Metropolitana di Napoli_Stazione Duomo_05_Filippo_Cannata_Massimiliano Fuksas

Queste componenti immateriali sono state poi tradotte in realtà fisica tangibile, una specie di “traduzione” di un codice, di un alfabeto, senza “tradire” l’originalità e l’identità dell’architettura e del luogo.Metropolitana di Napoli_Stazione Duomo_07_Filippo_Cannata_Massimiliano Fuksas

Da qui la soluzione, per la Stazione Duomo, di generare ambienti luminosi funzionali ed esperenziali al tempo stesso. Una architettura “viva” dinamica grazie alla luce e interattiva con i viaggiatori. Insomma riuscire a far vivere una piacevole esperienza ai viaggiatori che partono e arrivano da questa importante stazione del centro di Napoli.duomo-metropolitane-di-napoli-filippo-cannata