La città di Napoli ha realizzato un museo all’aperto distribuito nelle Stazioni della Metropolitana per rendere accoglienti e piacevoli i luoghi della “mobilità pubblica”. La stazione Salvator Rosa, progettata dall’Atelier Mendini è essa stessa un’opera estetica globale che coinvolge il cittadino e fa da palcoscenico alla sua vita quotidiana. Metropolitana di Napoli_Stazione Salvator Rosa_01_Filippo_Cannata Alessandro Mendini

L’intero percorso è punteggiato dalle creazioni di artisti del calibro di Mimmo Rotella, Ernesto Tatafiore, Mimmo e Salvatore Paladino, Lello Esposito, Renato Barisani, Gianni Pisani, Augusto Perez, Lucio Del Pezzo, Nino Longobardi, Riccardo Dalisi, Alex Mocika, Ugo Marano o anche installazioni di Raffaella Nappo, Enzo Cucchi, LuCa, Santolo De Luca, Quintino Scolavino, Natalino Zullo, Perino&Vele, Anna Sargenti.Metropolitana di Napoli_Stazione Salvator Rosa_02_Filippo_Cannata Alessandro Mendini

L’intervento di illuminazione per la stazione Salvato Rosa asseconda il dialogo che le opere esposte stabiliscono con gli spazi architettonici e con le testimonianze del passato riportate alla luce dall’intervento di rivalorizzazione, generando un’atmosfera che favorisce la sosta e la meditazione in quello che è il luogo della fretta per eccellenza, dove il tempo è veloce e lo sguardo non si posa su nulla. Effetti seducenti e studiate variazioni di tono ed intensità sottolineano il carattere ed il valore delle creazioni, generando la percezione di uno spazio nuovo, ricco di luce e di cultura.