La luce che illumina la storia. La narrazione diventa una metafora potente capace di appassionare e suscitare emozioni uniche. l’illuminazione monumentale in città è un tema sempre più presente e importante considerando le grandi potenzialità non solo di valorizzazione storica ma anche di riqualificazione urbana e forti attrattori di flusso.

E’ il racconto che ho scelto di intraprende per il progetto dell’obelisco egizio in piazza Papiniano, a Benevento, dove ho proposto una nuova visione della luce ambientale con tecniche digitali studiate per il nativo digitale, per i cittadini e per i turisti. Usare la luce come strumento sensoriale in grado di coinvolgere un pubblico internazionale e proiettare il monumento e la città in uno scenario oltre frontiera.

Un elemento che non sia solo funzionale ma che abbia valenze estetiche, sociali ed emozionali. Nella mia idea, la forma segue l’emozione: questo è uno dei valori che deve trasmettere questa piccola storia.

illuminazione-obelisco-egizio-benevento-filippo-cannata

L’obelisco – che apparteneva al Tempio di Iside elevato dall’imperatore Domiziano tra l‘88 ed l‘89 d.C. – è intimamente connesso al tessuto urbano della città di Benevento. C’è stato bisogno, dunque, di pensare ad una luce in grado di esaltarne le qualità monumentali, artistiche e storiche, ma al contempo capace di dialogare con i cittadini e la città.

Riflettendo su questa necessità, ho avuto l’idea di dare vita, ogni mezz’ora e per dieci minuti, ad una luce a più livelli luminosi: a quello funzionale, ossia quello di illuminazione monumentale e una per l’evento.  Una scena che si attiva durante tutti i venerdì sabato e domenica ogni mezz’ora dal tramonto alla mezzanotte, con il preciso scopo di attrarre pubblico e raccontare loro la storia dell’obelisco. La tecnologia al servizio del marketing, usare la luce come strumento di comunicazione.

oblesico-egizio-benevento-filippo-cannata

Ho suddiviso l’illuminazione dell’obelisco in cinque momenti. Nel primo l’illuminazione del monumento in granito con particolare attenzione al rilievo dei geroglifici sui quattro lati. Nel secondo, una luce che proietta l’ombra dell’obelisco sulla facciata dell’edificio comunale difronte, Palazzo Paolo V.

Nel terzo dall’ombra nasce prima la proiezione dei geroglifici scolpiti sull’obelisco, alcuni dei quali usurati dal tempo sono quasi illeggibili rendendola evidente è apprezzabile e poi la loro traduzione in italiano seguiti da una voce narrante in italiano e in inglese.

In questo modo, “l’ombra loda la luce”, una luce che non annulla la notte, ma vive con essa e diventa il suo contrappunto emozionale. All’interno dell’ombra ho voluto svelare la traduzione delle iscrizioni presenti sui quattro lati dell’obelisco. Intercettare l’attenzione del pubblico e coinvolgerlo in un’esperienza, oltre che alla scoperta delle bellezze della città. Una visione moderna che attraverso la luce interpreta i monumenti come perle da valorizzare e renderle attive nel processo di attrazione di flusso in città.

Un progetto che crea anche una forte connessione tra passato e presente. Un’app consente, infatti, di poter richiamare in un determinato lasso di tempo le scene luminose già programmate e, attraverso una webcam, il tutto sarà ripreso e andrà in diretta su Youtube. Questa azione consentirà di migliorare la visibilità del monumento, della città e dei fruitori che avranno la possibilità di ‘collegarsi’ con l’obelisco egizio. L’uso della  tecnologia in questo caso come ecosistema sensoriale consentirà di creare una opportunità per i giovani, gli studenti i turisti.


L’inaugurazione del mio progetto di illuminazione dell’Obelisco è avvenuta il 30 agosto del 2017 alla presenza del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e dell’imprenditore Diego Della Valle che ha sponsorizzato l’iniziativa. Presente a Benevento anche il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi.

La luce che da nuova vita alla storia dell’obelisco rappresenta non solo un progetto di riqualificazione urbana, ma anche un’opera di marketing territoriale. Rendere riconoscibile un territorio attraverso le sue bellezze uniche, come i monumenti, è la vera sfida del futuro per rendere città e comuni attrattivi e al passo con le esigenze dei visitatori e dei cittadini.

In questo senso va considerato il supporto di un imprenditore internazionale come Diego Della Valle che conosce bene le dinamiche dei mercati e che ha spinto per una valorizzazione dei beni culturali di Benevento, rimanendo colpito dalla storia e dalla bellezza che il mio progetto di illuminazione è riuscito a riportare alla luce.

Un consenso che mi è giunto anche da Vittorio Sgarbi, profondo conoscitore del patrimonio culturale italiano, e che conosce bene l’importanza del concetto di valorizzazione territoriale. La meraviglia e le emozioni suscitate dal mio lavoro sottolineano, ancora una volta, la capacità che solo la luce ha di accrescere la bellezza dei monumenti e non solo.

Grazie ad una corretta illuminazione, il patrimonio artistico diventa un forte attrattore turistico: il brand di un territorio, capace di distinguerlo da tutti gli altri e promuovere lo sviluppo.


Ritengo che per un ottimale utilizzo della luce come strumento di riqualificazione urbana e di comunicazione è necessario che al criterio di illuminazione funzionale sia associato quello di illuminazione scenografica. E’ la mia personale visione capace di risvegliare e stimolare i sensi e dare un nuovo approccio all’illuminazione della storia, dei monumenti e dell’impatto che questi hanno nella visione e riqualificazione notturna della città.