Venerdì 30 novembre sarò ospite di Arkeda  2018, la Mostra Convegno dell’architettura, edilizia, design ed arredo presso la Mostra d’Oltremare a Napoli. Una occasione per presentare la mia Sensedesign Academy ai tanti professionisti presenti.

Parlerò dell’importanza della formazione, dell’importanza della conoscenza delle nuove tecnologie digitali oggi in essere nel panorama dell’illuminazione e della necessità di confrontarsi con le nuove regole del mercato.

Particolare attenzione sarà riservata al nuovo approccio alla progettazione della luce.  Quest’ultima ha la forza, oggi più che mai, di diventare un forte attrattore di flusso e un generatore di economia. 

La luce è in grado di trasmettere emozioni all’uomo. Permette di vivere una esperienza sensoriale continua e costante.

La luce che crea benessere sappiamo, da tempo, come si progetta. Se ne è parlato talmente tanto che sembra non esserci più niente da dire.

Si pensa di sapere bene, dunque, come fare, ma in realtà non è così. Parlarne, infatti, è un conto, realizzarlo è altro. Basta guardarsi intorno per capirlo.

Mi sono posto un altro obiettivo con la mia Sensedesign Academy: il raggiungimento della felicità.

Condividere la mia esperienza, acquisita su palcoscenici nazionali ed internazionali, mi ha spinto  a scendere in campo nel mondo della formazione. Ho così dato vita a “SenseDesigner Academy”. Un luogo ideato per coloro che intendono intraprendere nuovi percorsi ed intercettare opportunità di lavoro.

Ho avuto modo di confrontarmi con architetti di fama internazionale.

Mario Cucinella, Massimiliano Fuksas, Richard Rogers, Buro Appold, Atkins, Matteo Thun, SOM, Boris Podrecca, Mario Botta, Stefano Boeri, Benedetta Tagliabue, Alessandro Mendini, Emilio Ambasz, CRM, Alfonso Femia. Solo per citarne alcuni. Un’opportunità che mi ha consentito di spostare il mio punto vista verso una visione globale dell’architettura. Ho, così, fatto mie diverse declinazioni della luce in funzione della nazione di provenienza e della cultura espressa.

Un lavoro entusiasmante, un esercizio in continuo divenire, uno studio costante del mio lavoro declinato in linguaggi diversi, una progettazione sempre più olistica.

Tanti, dunque, gli spunti di riflessione in grado di stimolare un nuovo approccio alla luce. Questa insieme all’architettura, alle tecnologiche, ai nuovi modelli di marketing diventa uno strumento fondamentale. Consente al professionista, architetto o ingegnere, di intercettare nuove opportunità di lavoro sul mercato.

Il metodo Cannata è uno di questi, ne parlo ai workshop ai quali partecipo ed è diventato materia di lavoro nella Sensedesign Academy. 

Le nuove metodiche di progettazione sono multidisciplinari e al prossimo convegno porterò con me due figure di spicco nel panorama internazionale. Due professionisti che collaborano con me da anni contribuendo al successo dei miei lavori.

Il primo è l’ing. Antonio Iannuzzi. Illustrerà il contributo, al progetto, del digitale e delle tecnologie: sono, infatti, elementi capaci di intercettare opportunità di business.

L’altro è l’arch. Maurizio Lissoni. Parlerà di valutazione e misurazione del consenso del mercato e del potenziale cliente. Il successo di un progetto deriva da questi parametri.

Quando mi ritrovo da solo a pensare alla luce nello spazio, nella mia mente si rincorrono parole come emozione, intensità, brivido. Penso sempre a come fare per dare, attraverso la luce, quell’espressività al progetto.

Le mie ispirazioni le ho raccolte in un libro che ho titolato “Le Stanze della luce“. In questo volume racconto cosa è stato importante per me e cosa ispira i miei lavori.

Desidero creare il ‘contatto’ per entrare in relazione con le persone. Voglio strappar loro un sorriso, regalando un’emozione ”.